Valter P.
Come grecista in pensione da qualche anno ho fatto qualcosa che, in Università, mi capitava di rado: ho dato il massimo dei voti. Sia l’Hotel ‘’Il Casale,, , sia il ristorante di pesce e giapponese ‘’Fishbones,, allocato nello stesso edificio e appartenente alla stessa proprietà, in tutta sincerità lo meritano.|Quando ho scelto di andare in quest’ hotel mi sono basato sulle ottime recensioni e sul riscontro ‘’visivo,, della struttura. Ma in pratica ho seguito l’ispirazione. Così, io, mia moglie Lucia e il mio amatissimo chihuahua Cesare abbiamo trascorso venti giorni piacevolissimi, dove il clima familiare e rasserenante ci ha permesso di superare una grave stanchezza legata a situazioni stressanti varie.|L’ hotel offre tutto ciò che serve, soprattutto un eccellente condizionamento che, anche a bassa intensità, consente di rinfrescare gli ambienti spaziosi (si tratta di mini-appartamenti reali), pur col caldo torrido esterno. Poi un comodo terrazzino consente, a sole calante, di gustare una buona bibita, e di fumare (evitare, è meglio!) una sigaretta rilassati sulle poltroncine. Non abbiamo perso una sola notte di sonno, e la mattina eravamo pronti per andare allo stabilimento balneare dell’ hotel, che mette a disposizione tutto l’occorrente per una bella giornata di mare.|Se poi uno non vuole andare al mare, c’è una godibilissima piccola biblioteca dove trovare sicuramente qualcosa che fa al caso proprio.|Per quanto riguarda il ristorante, ‘’Fishbones,, , possiamo solo dire che noi, che adoriamo il pesce, abbiamo trovato quello più fresco mai mangiato nel corso dei moltissimi viaggi fatti. Per me, che lo amo crudo, è stato come avere il mare nel piatto, per mia moglie, più tradizionalista, è servito a scoprire l’affascinante cucina giapponese, qui declinata al suo massimo fulgore. Va detto comunque che, pesce, o carne, o sushi, tutto è cucinato alla perfezione. Se ci si siede inappetenti, soltanto a vedere ciò che ti portano suscita il desiderio…|Anche Cesare, sempre con noi, si è trovato coccolato e viziato come mai era capitato in passato. Grazie per tanta liberalità. |Adesso ringrazio la titolare, la gentilissima signora Irene, di non comune cultura, finezza e sensibilità, della quale abbiamo potuto ammirare anche gli eccellenti dipinti. E i figli, Riccardo, campione di empatia (e di Kitesurf), sempre saggio e paziente (sono esigente, lo so…), al quale vado debitore di vari favori en passant, e Marco, Deus ex…cucina, che nel nostro panorama tele-culinario potrebbe sostituire molti santoni. Ma anche i ragazzi della sala, prime fra tutti i due ‘’passerotti,, (piccole ma saettanti) Italia e Giulia, il giovane Lorenzo, Pietro e tutti gli altri che ho conosciuto lì. |Per sicurezza, a metà settembre saremo ancora lì: vogliamo la conferma, no?! Vi faremo sapere…|Affettuosamente||Valter & Lucia & Cesare